Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
appresso - mi trovai poi in un brutto ballo. Era la domenica dopo vespro, e se ne stava in piazza con altri, colla camiciola sul braccio, quando a un
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mossero in compagnia pieni d'un istesso disegno, alcuni scompaiono alla prima giornata, alcuni a mezza la via, altri verso la fine del viaggio. Ed a quei
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, e se non favorivano pel pranzo, favorivano pel bere. Veniva spesso tra gli altri un tal Fumasoni, notaio del paese, poeta e letterato; e che avrebbe
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: - Peccato, povero giovine! - Egli s'avviava a piazza del Popolo, ove gettò il suo capo con mille altri in quella voragine senza fondo - se pure non
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poco giudizio, dice lei! Sta bene. Anche questa è la spiegazione; è in altri termini quella che ho data dianzi - la ?gran bontà? dell'uman genere. Ma
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; v'ero andato con altri del paese, e girando per l'olmata che è accanto al castello, ove tutti i ciociari dei monti di Regno portano que' loro
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voi altri... imparereste! Malgrado la forma poco inzuccherata dell'augurio, a capirlo pel su' verso era tutta premura per noi. Ed ecco la vita del